L'arte musiva, costituisce la mia seconda grande passione ma, in realtà è pari merito con la pittura con le sabbie.
Su questa tecnica riverso le mie energie quando desidero veder crescere, tassello dopo tassello (nel vero senso del termine) la creazione a cui ho deciso di dedicarmi, sia essa un quadro piuttosto che un tavolino, uno specchio o un "semplice" porta ritratti.

Un lavoro di pazienza e di equilibri (nei colori, nelle proporzioni) che, accompagnato dalla giusta atmosfera musicale, porta a ottimi risultati.
Nel tempo sono nate scatole con grandi cuori, orologi, pannelli, il ritratto di Audrey Hepburn (nato dal frantumarsi di una grossa lastra di vetro in casa…), specchi di grandi dimensioni e portaritratti di tutti i colori con contaminazione di materiali diversi.
Il mosaico si presta anche al recupero/riciclo: con i ritagli dei CD e DVD dismessi ho rivestito cornici e scatoline ottenendo risultati sorprendenti dai bagliori e dai colori variegati.
Imparare a tagliare il vetro ascoltandone il suono è stato uno dei passaggi fondamentali e significativi nell’apprendere questa tecnica.
La Maestra che mi ha guidato mi ha fatto apprezzare i sibili o i suoni sordi di ogni tipo di lastra di vetro, per capire in che modo muovermi correttamente spezzando la lastra senza affettarmi un dito.
Bello e appassionante mettere insieme i ritagli per dar vita al soggetto che si vuole creare, un lavoro minuzioso fatto di piccole schegge (da qui il nome del mio brand) che si incastrano le une vicine alle altre, sigillate e inalterabili nel tempo.